INDUSTRIA AEROSPAZIALE: UNA STORIA DI INNOVAZIONI
Il settore aerospaziale è attualmente uno dei più importanti e avanzati nel mondo. Nel ventesimo secolo ha rappresentato pienamente il progresso in ogni sua forma; in questo campo, infatti, si sono concentrate la maggior parte delle risorse economiche e tecnologiche. Inoltre, l’aerospaziale ha influenzato moltissimi altri settori, sviluppando nuovi modelli di produzione, supportando economicamente l’innovazione tecnologica e indirizzando altre industrie verso il mondo nuovo.
Il progresso che ha reso il settore ciò che è oggi ha inizio nei primi decenni del Novecento: da quel momento in poi l’industria aerospaziale ha assunto una posizione di primo primo nell’economia di molte nazioni. Vediamo qual è la sua storia.
Verso una produzione industriale
A partire dalla Prima Guerra Mondiale, il mondo aerospaziale ha vissuto una crescita quasi costante nel tempo. Durante la Grande Guerra, l’aereo è passato da una tipologia di costruzione artigianale a una vera produzione industriale, di massa. In questi anni, infatti, vennero prodotti circa 200.000 aerei, provenienti soprattutto dai paesi maggiormente sviluppati, come Gran Bretagna, Francia e Germania.
Dopo l’impennata del periodo bellico, nell’immediato primo dopoguerra si assistette ad una recessione, che provocò una regressione notevole e un forte calo nella produzione. A ciò seguì il secondo conflitto mondiale che segnò una spinta decisiva nel settore: dalla metà degli anni Trenta, si assistette ad un netto incremento dei trasporti aerei dovuto soprattutto alle politiche di riarmo dei diversi paesi coinvolti. Durante la guerra, infatti, tutte le maggiori potenze accrebbero al massimo la produzione; in particolare, negli Stati Uniti il modello fordiano basato sulla tecnica della produzione in serie fu applicato anche al settore aerospaziale, facendolo crescere in maniera esponenziale.
Guerra fredda: sempre più innovazioni
Com’è noto, a seguito dei due conflitti mondiali, ebbe inizio un periodo in cui fu necessario ristabilire gli equilibri di potere da parte delle nazioni, dando vita alla cosiddetta Guerra Fredda tra le due maggiori potenze dell’epoca, Stati Uniti e Unione Sovietica.
I due paesi non si confrontarono solo da un punto di vista politico e militare, ma anche sul terreno delle innovazioni tecnologiche, soprattutto nel settore aerospaziale. Infatti, il Boeing B-47, un bombardiere a lungo raggio dotato di sei motori e ali spazzate, può essere considerato il simbolo di questo conflitto, come anche il razzo Bell X-1, il primo aereo che nel 1947 ha rotto la barriera del suono.
Dal momento che la sfida tra le due superpotenze si giocava anche sul campo delle innovazioni, il settore aerospaziale visse in quegli anni straordinari cambiamenti dal punto di vista tecnologico. Sono anni in cui numerose industrie del settore – in entrambe le nazioni – si sono concentrate sulla ricerca, in modo da poter giocare d’anticipo rispetto all’avversario.
Inoltre, sempre in questo periodo, più specificamente tra gli anni ’50 e gli anni ’70, i due paesi hanno gareggiato nella cosiddetta corsa allo spazio, sfidandosi a suon di missili e satelliti. Si fa risalire l’inizio di questo conflitto al 1957, quando l’URSS riuscì a mandare in orbita il primo satellite, lo Sputnik 1, guadagnando un grande vantaggio sugli Stati Uniti. Tuttavia, il settore aerospaziale americano non si fece attendere, facendo atterrare il primo uomo sulla luna nel 1969.
L’internazionalizzazione del settore aerospaziale
Come emerge chiaramente dalla storia recente, la politica nazionale e internazionale ha sempre avuto un ruolo importante nello sviluppo dell’innovazione tecnologica all’interno del settore aerospaziale. Ciò è ancora più evidente nelle applicazioni commerciali del trasporto aereo: un velivolo, infatti, ha la capacità di spostarsi da una nazione all’altra in tempi molto ristretti e, per questo motivo, si sono sviluppati tra i paesi dei sistemi di navigazione e dei protocolli per normare la mobilità aerea.
Da ciò deriva l’introduzione di un sistema internazionale di gestione, che ha profondamente modificato l’industria aerospaziale e ha potuto creare uno spazio per aziende anche non americane, aprendo la strada all’internazionalizzazione del settore e delle sue innovazioni.
Nel frattempo i viaggi internazionali sono cresciuti rapidamente e le compagnie aeree sono diventate alcune delle più grandi industrie al mondo. Alla fine degli anni ’50, infatti, le principali compagnie aeree sono passate ai jet di linea costruiti da Boeing o Douglas, che trasportavano il doppio dei passeggeri al doppio della velocità e con maggiore comodità. Tra il 1960 e il 1974 il volume di passeggeri sui voli internazionali è cresciuto di ben sei volte e ogni nazione era proprietaria di almeno una compagnia aerea. Boeing e McDonnell Douglas, in particolare, furono pionieri di nuovi metodi di personalizzazione di massa per costruire aerei adatti a queste nuove esigenze.
Il settore aerospaziale oggi
Ad oggi, il settore aerospaziale è uno dei più sviluppati e redditizi; basti pensare che in Italia l’indotto generato è pari a 13 miliardi di euro e rimane un settore capace di dimostrare resilienza e flessibilità con una spinta continua verso la ricerca e lo sviluppo. Inoltre, è una tipologia di industria che, pian piano, si sta smarcando sempre di più dalla funzione unicamente militare e sta andando verso una sempre maggiore globalizzazione.
Le innovazioni tecnologiche raggiunte negli ultimi anni – e che un tempo parevano irraggiungibili – sono la testimonianza verso un mondo sempre più innovativo e smart popolato da aerei autonomi e interconnessi grazie all’Intelligenza artificiale.
Il settore aerospaziale, dunque, continua a contribuire notevolmente allo sviluppo tecnologico della maggior parte dei paesi nel mondo: non ci resta da scoprire che cosa ci attende di nuovo.
FONTI:
https://harmonicdrive.de/it/glossario/industria-aerospaziale
https://www.uniupo.it/sites/default/files/verbali/nuovoaerospazio_report_update-febbraio-2019.pdf
https://eh.net/encyclopedia/the-history-of-the-aerospace-industry/