L’innovazione tecnologica nel comparto dei trattori. Quando la macchina aiuta a migliorare la produttività
Le ultime tendenze del mercato e le principali novità sul fronte dell’intelligenza artificiale in ambito industriale e agricolo
In un periodo in cui le nostre automobili stanno diventando dei veri e propri computer a 4 ruote, anche i veicoli industriali e agricoli iniziano a beneficiare di tutti quei vantaggi che derivano dallo sviluppo tecnologico e dall’innovazione in ambito automotive. Ovviamente non si tratta di soluzioni pensate per intrattenere il guidatore o i passeggeri, né di sistemi particolarmente sofisticati di automazione per aumentare il comfort o la sicurezza in strada, quanto piuttosto di tecnologie che hanno come principale obiettivo quello di migliorare la produttività.
Se si parla quindi di innovazioni agricole, in pochi avrebbero immaginato, fino a 20 anni fa, che i trattori un giorno sarebbero stati in grado di viaggiare senza l’aiuto del conducente grazie a dei sofisticati sistemi di guida satellitare, o che avrebbero potuto adeguare la loro velocità di marcia in modo completamente automatico in funzione del tipo di lavoro da fare, o che ancora sarebbero stati in grado di pilotare in maniera completamente autonoma delle attrezzature in grado di effettuare delle lavorazioni specifiche. Tutto questo, oggi, fa parte di una realtà consolidata che si chiama agricoltura meccanizzata, ultima frontiera di un’innovazione tecnologica che ormai non conosce confini e che sembra ricalcare da vicino tutte le ultime tendenze del settore automotive.
Isobus, Guida Satellitare e Fleet Management: benvenuti nell’agricoltura 4.0
Quando si parla di trattori e Isobus ci si riferisce ad un passaggio fondamentale nello sviluppo delle nuove tecnologie legate all’agricoltura meccanizzata. Questo protocollo gli consente di dialogare tra loro, andando di fatto a risolvere uno dei problemi principali che avevano caratterizzato gli ultimi anni: la compatibilità. L’Isobus nasce infatti dalla collaborazione tra i principali produttori di macchinari ed è una sorta di linguaggio universale che consente ai trattori di comunicare con software e attrezzature di costruttori diversi. Attraverso un’unica console di comando all’interno della cabina del trattore diventa quindi possibile controllare tutto, macchina e attrezzi, attraverso uno scambio di dati e informazioni tra i vari macchinari.
Con la guida satellitare assistita per trattori, e gli sviluppi previsti nei prossimi anni, sarà invece possibile migliorare quanto già sta avvenendo. Da qualche anno è infatti possibile mappare i campi da lavorare con un altissimo livello di precisione, ma con l’introduzione di questo sistema, grazie all’implementazione di dispositivi integrati e software, l’operatore avrà a disposizione soluzioni ancor più precise e sofisticate con cui scandagliare il campo e tracciare il percorso più efficace da seguire per terminare il lavoro più velocemente.
Il sistema di Fleet Management per trattori, invece, si sta implementando per consentire con sempre maggior precisione di controllare da remoto e in tempo reale la posizione della flotta, le attività svolte e tutte le informazioni di cui l’operatore potrebbe aver bisogno, con l’obiettivo di migliorare e ottimizzare il rendimento delle macchine e delle attrezzature. Grazie all’impiego di sistemi di geolocalizzazione sempre più precisi, l’obiettivo è consentire una raccolta di dati sempre più accurati che i trattori saranno in grado di raccogliere, trasmettere e conservare per poi essere consultati anche in un secondo momento.
App e software a servizio dell’agricoltura di precisione. Quando la tecnologia fa la differenza
La nuova frontiera dell’innovazione tecnologica è la cosiddetta agricoltura di precisione. Le case produttrici di trattori stanno setacciando il mercato alla ricerca di start up che mettano a disposizione soluzioni in grado di migliorare la produttività dei loro macchinari. Un esempio è rappresentato dalla tedesca Solorrow, che ha di recente stretto un accordo con John Deere per la creazione di un’app che permetterà agli agricoltori di creare mappe per la gestione dell’applicazione di nutrienti e di altre operazioni di campo e condividerle con il John Deere Operations Center. Il display del trattore riceve i dati e trasmette via Isobus allo spargiconcime o al polverizzatore la percentuale di prodotto da applicare in base alla posizione della macchina in campo. Anche New Holland, grazie all’ultimo aggiornamento dell’app MyPLM Connect Farm, sta andando nella direzione dello sviluppo di nuovi sistemi e software di mappatura dei campi: l’obiettivo è consentire agli operatori, in pochi semplici tocchi, di visualizzare dati specifici come livelli delle attività e zonazione del terreno. Sul fronte dei macchinari, invece, la direzione in cui sembra muoversi il mercato dell’innovazione tecnologica in ambito agricolo riguarda soprattutto l’assistenza all’operatore, come nel caso di CLAAS Cemos, un software progettato per adattarsi a tutti i marchi di falciatrici posteriori e frontali nonché falciatrici combinate triple. Il guidatore inserisce dati come larghezza di lavoro, tipo di prodotto, posizionamento e velocità: l’assistente virtuale aiuta ad allineare correttamente la barra falciatrice, imposta la giusta altezza di taglio e pressione al suolo, consentendo di raggiungere livelli di precisione e sofisticazione altissimi.
L’ultima frontiera dell’agricoltura 4.0: l’intelligenza artificiale sui trattori
Potrebbero arrivare presto dalla Russia i trattori robot che si guidano senza pilota e che, sfruttando l’intelligenza artificiale, potrebbero essere in grado di lavorare autonomamente all’interno di interi appezzamenti di terreno. La Rusagro (una delle maggiori aziende agricole russe) e la start-up moscovita Cognitive Pilot, hanno infatti collaborato per realizzare un sistema di guida autonoma che si chiama Cognitive Agro Pilot. Il sistema viene definito di livello 3 e, secondo chi l’ha realizzato, potrebbe non necessitare di alcun intervento umano. Con reti neurali e con l’intelligenza artificiale per trattori, la macchina è in grado di capire e seguire l’andamento del terreno, valutare la presenza di ostacoli, capire i tipi e le posizioni degli oggetti lungo il terreno, costruire traiettorie e dare comandi di controllo per le manovre da far effettuare al trattore. Gli agribot, invece, sono dei piccoli veicoli completamente automatizzati in grado di svolgere funzione diserbante: grazie all’intelligenza artificiale identificano le erbe infestanti e le distinguono da quelle buone, estirpandole senza l’utilizzo di pericolosi pesticidi. Dal Giappone sta invece arrivando l’X Tractor, una macchina che oltre ad avere guida autonoma sarebbe in grado di decidere quando effettuare i lavori sulla base dei dati ambientali che raccoglie. Infine, il cloud: grazie a Sdf, la multinazionale italiana con sede a Treviglio, sta per arrivare una piattaforma che consentirà a trattori e macchine da raccolta di connettersi e acquisire, memorizzare, elaborare e soprattutto condividere i dati provenienti dai veicoli connessi.
Fonti:
https://www.trattoriweb.com/agricoltura-4-0/