MOTO A GUIDA AUTONOMA
Se l’auto a guida autonoma sta iniziando ormai ad entrare nel nostro immaginario collettivo, vedere una moto che viaggia da sola potrebbe risultare ancora un po’ difficile da immaginare.
Tuttavia, quella che potrebbe sembrare solo una fantasia è il futuro prossimo del mondo motociclistico: diversi prototipi, infatti, stanno venendo testati in giro per il mondo e le tecnologie già applicate sulle quattro ruote stanno venendo applicate e adattate al settore moto.
In un futuro non molto lontano, dunque, potremmo quindi assistere a moto capaci di partire, accelerare, effettuare un circuito e poi fermarsi in maniera autonoma in ogni passaggio.
Veicoli autonomi: cosa sono
Prima di avventurarci verso la frontiera dell’innovazione della mobilità, iniziamo a definire cosa sono i veicoli autonomi. Con il termine “veicolo autonomo” si fa riferimento a tutti quei mezzi che sono in grado di spostarsi senza la necessità di un pilota.
Questa straordinaria evoluzione tecnologica è possibile grazie a un sistema di radar, GPS e strumenti di visione artificiale che abilitano il veicolo ad analizzare lo spazio attorno. Sistemi di controllo, infatti, raccolgono i dati in modo tale da identificare i percorsi migliori ed evitare eventuali ostacoli. Inoltre, i veicoli sono connessi sia tra di loro (tecnologia Vehicle to Vehicle) sia alla rete cosicché possano avere a disposizione un’enorme mole di informazioni utili per il trasporto.
La guida autonoma rende la motocicletta ancora più sicura poiché permette di migliorare l’esperienza di guida, di rilevare più velocemente eventuali pericoli e aiutare il conducente con specifici sistemi di sicurezza, in situazioni come incroci o brusche frenate.
Vediamo insieme cosa sta avvenendo nel mondo delle due ruote a livello di produzione. È ormai indubbio, infatti, che diverse aziende leader nell’innovazione stanno iniziando a muoversi nella direzione della moto a guida autonoma.
Honda: la frontiera high-tech
Honda è sempre stata una anticipatrice nell’utilizzo dell’high-tech, introducendo il modello e-moto Riding Assist. L’elemento forse più rivoluzionario è la capacità della moto di auto-bilanciarsi sia da ferma sia a basse velocità. Inoltre, come se non bastasse la tecnologia Riding Assist consente alla moto di spostarsi verso il pilota senza l’intervento umano e di parcheggiare in completa autonomia.
BMW pensa al futuro
La casa automobilistica BMW non poteva certo farsi trovare impreparata: sembra, infatti, che stia progettando la R 1200 GS in grado di auto bilanciarsi, grazie a software autonomi e sensori GPS, e con vetri capaci di fornire informazioni sulla sicurezza stradale.
Il prototipo ha dimostrato totale autonomia alla guida e, non ultimo, la capacità di riconoscere un pedone. Non solo: BMW ha tra le sue fila anche un nuovo scooter, chiamato Concept Link, che unisce le sfide della mobilità urbana – ad esempio, la necessità di avere una moto di piccole dimensioni – con le opportunità offerte dal mondo digitale. L’elemento in più? È ad alimentazione elettrica, garantendo zero emissioni.
Kawasaki e tecnologia predittiva
Anche Kawasaki ha recentemente brevettato un particolare sistema capace di regolare in modo predittivo le impostazioni di controllo della moto. In che modo? Grazie ad una serie di tecnologie che sfruttano i dati ricevuti da telecamere, laser, navigatore satellitare e sensori per modificare in tempo reale la guida del veicolo.
L’azienda ha sviluppato il motore Kanjo – in italiano significa “emozione”), pensato per dialogare con il conducente grazie all’Intelligenza Artificiale. Nonostante ad oggi sia ad uno stato prototipale, l’obiettivo è la moto arrivi a capire le richieste del conducente ed effettuare regolazioni e correzioni alla guida in maniera autonoma.
Motoroid: il futuro della moto secondo Yamaha
Una moto elettrica – chiamata Motoroid – con Intelligenza Artificiale, guida autonoma e comandi vocali: questo è il futuro della mobilità a due ruote secondo la casa motociclistica Yamaha. Motoroid dispone di riconoscimento facciale, rilevamento del movimento del guidatore, parcheggio autonomo e possibilità di spostarsi andando incontro al pilota.
Motoroid, dunque, apre a nuovi scenari per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi modelli a due ruote: il mezzo, infatti, è pensato appositamente per interfacciarsi con l’uomo, un concetto sintetizzato nella parola giapponese “Kando” ovvero il feeling che si instaura tra uomo e mezzo durante la guida.
Moto a guida autonoma: l’importanza del cruise control
Ad oggi il controllo della velocità di crociera adattivo si presenta come una delle nuove tecnologie chiave in arrivo sulle moto nel 2021. Tuttavia, la tecnologia basata su radar è solo il primo passo per raggiungere una maggiore autonomia nella guida delle due ruote.
Sempre più azienda, infatti, stanno progettando sistemi che permettano l’accelerazione e la frenata in modo automatico, nonché l’assistenza alla sterzata. Questo tipo di tecnologia sta venendo applicata sempre più intensivamente nel mondo delle due ruote. In particolare, il 2021 è l’anno in cui vedremo fare alle case automobilistiche il primo passo in questa direzione, grazie al cruise control adattivo assistito da radar di Bosch, sfruttato dai modelli noti come la Multistrada V4 di Ducati e la R1250RT 2021 aggiornata della BMW.
Perché il cruise control è così importante? Il sistema monitora automaticamente la distanza dal veicolo che precede e accelera o frena automaticamente per mantenere una distanza adeguata, riducendo notevolmente il rischio di incidente.
In conclusione, è evidente che le novità riguardo le moto a guida autonoma sono numerose e in aumento, sia grazie allo di prototipi futuristici sia con l’applicazione di nuove tecnologie alle moto già in commercio. Non c’è dubbio che nei prossimi anni vedremo l’uscita di nuovi modelli che tramite supporti di guida autonoma renderanno la guida più sicura, la moto più connessa e una migliore esperienza di guida.
Fonti:
https://www.nordautoservice.it/it/Autovetture-autonome-cosa-sono-e-come-funzionano
https://www.moto.it/news/yamaha-motoroid-03-l-intelligenza-artificiale-e-il-pilota.html
https://www.bikerandbike.co.uk/are-autonomous-motorcycles-really-going-to-happen/