car sharing

SHARING MOBILITY E MOTO

La sharing mobility, negli ultimi anni, è diventata un’alternativa concreta per muoversi in città. Questo fenomeno fa parte della cosiddetta sharing economy, alla base della quale c’è proprio il concetto di “condivisione” che, nel settore trasporti, si traduce nell’utilizzo di mezzi – spesso elettrici – a noleggio, senza dover acquistare un veicolo.

All’interno della sharing mobility si possono trovare diverse tipologie di condivisione: il car e van sharing, il car pooling, il bike sharing, il monopattino sharing e lo scooter sharing. Dato il successo e la straordinaria diffusione di questa mobilità smart, esistono moltissime app e piattaforme che permettono di muoversi in totale comodità e autonomia, senza possedere un mezzo di proprietà.

Vediamo insieme com’è stata implementata la sharing mobility nel settore moto.

Sharing mobility: cosa significa

La sharing mobility fa parte del più grande fenomeno della sharing economy, un nuovo modello economico alla base del quale si ritrova l’eliminazione dei beni di proprietà. Attraverso la condivisione dei beni, l’obiettivo è ottenere una maggior crescita economica e a una maggiore uguaglianza a livello sfruttamento delle risorse.

Nella sostanza, però, cos’è e come funziona la sharing mobility? Come affermato in precedenza, si tratta di utilizzare mezzi che vengono messi a noleggio ad ore o a minuti. È sufficiente prenotare il mezzo attraverso un’applicazione o una piattaforma, per fare in modo che, nel tempo in cui si raggiunge il veicolo, nessun altro possa noleggiarlo. I mezzi possono trovarsi in una stazione apposita, come spesso avviene, oppure liberamente in città nelle zone coperte dal servizio, secondo la modalità del free floating. Il costo del noleggio dipende dal tempo di utilizzo del mezzo.

Di seguito le principali tipologie di sharing:

  • Bike sharing: si prevede il noleggio di una bicicletta, che potrà spostarsi all’interno della zona dove è attivo il servizio; talvolta vi sono delle stazioni di prelievo, ma si opta sempre di più su un sistema basato sulla reperibilità attraverso GPS;
  • Car sharing: in questo caso si tratta del noleggio di un’auto; può risultare molto conveniente, dal momento che l’utente paga solo le spese di noleggio, senza doversi occupare dell’assicurazione e delle spese di manutenzione, nonché del costo del veicolo stesso. Esistono tre tipologie di car sharing, quello station based, per cui le macchine si trovano in una stazione di prelievo e riconsegna, quello free floating, attraverso cui le auto si trovano perchè geolocalizzate, e infine quello peer to peer, ovvero un sistema di noleggio tra privati;
  • Car pooling: è un servizio emesso da privati nel quale il conducente mette a disposizione il proprio veicolo su una piattaforma per altre persone che devono fare lo stesso percorso e che contribuiranno alle spese di viaggio;
  • Scooter sharing: in questo caso, si prevede il noleggio di uno scooter; insieme al veicolo, vengono forniti anche casco e proteggi cuffia. Lo scooter sharing ha sempre più successo nelle metropoli di tutto il mondo grazie alle comodità offerte dalla modalità free floating;
  • Servizi di trasporto a domanda: si tratta di viaggi condivisi su richiesta specifica degli utenti, come i taxi, oppure il più moderno Uber.

Sharing mobility: caratteristiche chiave

La sharing mobility, fenomeno basato sulla condivisione della mobilità, è oggi diffuso in tutto il mondo. Perché la mobilità possa definirsi condivisa, tuttavia, deve rispondere ad alcuni requisiti fondamentali. Di seguito 5 caratteristiche chiave della mobilità smart e condivisa:

  1. Condivisione di un servizio di mobilità: come affermato in precedenza, questa tipologia di servizi è basata sul concetto di condivisione, in opposizione all’utilizzo di beni di proprietà. La condivisione può avvenire in due modalità differenti: contemporaneamente, se si usufruisce di un mezzo nello stesso momento in più utenti (come può essere il trasporto pubblico), oppure in maniera individuale, un utente dopo l’altro, come accade per il car sharing;
  2. Utilizzo delle piattaforme digitali: la sharing mobility si basa sulla tecnologia, sulle app e sulle piattaforme che supportano questi servizi. Per rendere, infatti, accessibile a tutti questo sistema, è necessario che ci sia un sito, un’applicazione e, soprattutto, dei localizzatori GPS che permettano agli utenti di raggiungere il veicolo;
  3. Disponibilità secondo necessità, flessibilità d’uso e scalabilità: la sharing mobility mette al centro l’utente e le sue necessità. Le decisioni riguardo a quando muoversi, come muoversi e dove andare, infatti, spettano solo e unicamente al cliente finale;
  4. Interattività e collaborazione: dato che i servizi di sharing mobility generalmente sono posti su un’app o su una piattaforma, per l’utente è possibile modificare l’offerta e il servizio in base alle proprie esigenze, in una continua interazione tra cliente e applicazioni. Inoltre, per migliorare le prestazioni del servizio, le varie aziende prestano grandissima attenzione all’opinione dei clienti, mettendo in piedi una community e ascoltando i feedback dei fruitori, per rendere comodo e efficiente il servizio;
  5. Sfruttamento della capacità residua: la capacità residua è il potenziale inutilizzato di veicoli di proprietà che trasportano generalmente uno o due passeggeri. Se si diminuisce il numero di auto, ma si aumenta il numero di passeggeri a bordo, il traffico si riduce drasticamente così come l’emissione di sostanze inquinanti.

Scooter sharing: tutti i vantaggi

Negli ultimi anni, in cui si presta una sempre maggiore attenzione agli sprechi e all’inquinamento, si stanno cercando diverse alternative di mobilità sostenibile. Lo scooter sharing, rispetto al car sharing, è meno noto, ma in realtà risulta una forma di sharing mobility molto funzionale.

Come le altre tipologie di mobilità condivisa, i servizi di scooter sharing sono tutti raggiungibili ovunque ci si trovi, tramite smartphone, e presentano una serie di benefici notevoli. Innanzitutto, grazie allo scooter sharing è possibile spostarsi comodamente senza preoccuparsi della manutenzione del veicolo, dell’assicurazione e, soprattutto nelle grandi città, senza la paura di subire un furto.

Inoltre, i veicoli a noleggio sono leggerissimi (circa 121 kg) e quasi tutti elettrici: in questo modo, le emissioni sono pochissime e si contribuisce alla diminuzione dell’inquinamento sia ambientale che acustico.

In conclusione, la sharing mobility sta assumendo sempre maggiore importanza: all’interno di questo nuovo modello economico, rivolto verso una maggiore condivisione e attenzione all’ambiente, i servizi di sharing mobility paiono ormai fondamentali per andare verso un mondo migliore e eco-friendly.

Fonti

https://electrek.co/2018/12/11/future-electric-scooter-sharing/

https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/sharing-mobility-cosa-e-sviluppo-in-italia/#:~:text=La%20sharing%20mobility%20%C3%A8%20la,%2C%20monopattino%20sharing%2C%20scooter%20sharing.

https://www.hellogreen.it/sharing-mobility-come-funziona/

https://www.sostariffe.it/news/come-funziona-lo-scooter-sharing-203020/

https://www.startupbusiness.it/sharing-mobility-cosa-si-intende-e-quali-sono-le-sue-caratteristiche/91417/

https://www.moto.it/elettrico/sharing-mobility-in-aumento-quello-a-due-ruote.html

 

Sharing mobility: caratteristiche chiave

La sharing mobility, fenomeno basato sulla condivisione della mobilità, è oggi diffuso in tutto il mondo. Perché la mobilità possa definirsi condivisa, tuttavia, deve rispondere ad alcuni requisiti fondamentali. Di seguito 5 caratteristiche chiave della mobilità smart e condivisa:

  1. Condivisione di un servizio di mobilità: come affermato in precedenza, questa tipologia di servizi è basata sul concetto di condivisione, in opposizione all’utilizzo di beni di proprietà. La condivisione può avvenire in due modalità differenti: contemporaneamente, se si usufruisce di un mezzo nello stesso momento in più utenti (come può essere il trasporto pubblico), oppure in maniera individuale, un utente dopo l’altro, come accade per il car sharing;
  2. Utilizzo delle piattaforme digitali: la sharing mobility si basa sulla tecnologia, sulle app e sulle piattaforme che supportano questi servizi. Per rendere, infatti, accessibile a tutti questo sistema, è necessario che ci sia un sito, un’applicazione e, soprattutto, dei localizzatori GPS che permettano agli utenti di raggiungere il veicolo;
  3. Disponibilità secondo necessità, flessibilità d’uso e scalabilità: la sharing mobility mette al centro l’utente e le sue necessità. Le decisioni riguardo a quando muoversi, come muoversi e dove andare, infatti, spettano solo e unicamente al cliente finale;
  4. Interattività e collaborazione: dato che i servizi di sharing mobility generalmente sono posti su un’app o su una piattaforma, per l’utente è possibile modificare l’offerta e il servizio in base alle proprie esigenze, in una continua interazione tra cliente e applicazioni. Inoltre, per migliorare le prestazioni del servizio, le varie aziende prestano grandissima attenzione all’opinione dei clienti, mettendo in piedi una community e ascoltando i feedback dei fruitori, per rendere comodo e efficiente il servizio;
  5. Sfruttamento della capacità residua: la capacità residua è il potenziale inutilizzato di veicoli di proprietà che trasportano generalmente uno o due passeggeri. Se si diminuisce il numero di auto, ma si aumenta il numero di passeggeri a bordo, il traffico si riduce drasticamente così come l’emissione di sostanze inquinanti.

Scooter sharing: tutti i vantaggi

Negli ultimi anni, in cui si presta una sempre maggiore attenzione agli sprechi e all’inquinamento, si stanno cercando diverse alternative di mobilità sostenibile. Lo scooter sharing, rispetto al car sharing, è meno noto, ma in realtà risulta una forma di sharing mobility molto funzionale.

Come le altre tipologie di mobilità condivisa, i servizi di scooter sharing sono tutti raggiungibili ovunque ci si trovi, tramite smartphone, e presentano una serie di benefici notevoli. Innanzitutto, grazie allo scooter sharing è possibile spostarsi comodamente senza preoccuparsi della manutenzione del veicolo, dell’assicurazione e, soprattutto nelle grandi città, senza la paura di subire un furto.

Inoltre, i veicoli a noleggio sono leggerissimi (circa 121 kg) e quasi tutti elettrici: in questo modo, le emissioni sono pochissime e si contribuisce alla diminuzione dell’inquinamento sia ambientale che acustico.

In conclusione, la sharing mobility sta assumendo sempre maggiore importanza: all’interno di questo nuovo modello economico, rivolto verso una maggiore condivisione e attenzione all’ambiente, i servizi di sharing mobility paiono ormai fondamentali per andare verso un mondo migliore e eco-friendly.

Fonti

https://electrek.co/2018/12/11/future-electric-scooter-sharing/

https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/sharing-mobility-cosa-e-sviluppo-in-italia/#:~:text=La%20sharing%20mobility%20%C3%A8%20la,%2C%20monopattino%20sharing%2C%20scooter%20sharing.

https://www.hellogreen.it/sharing-mobility-come-funziona/

https://www.sostariffe.it/news/come-funziona-lo-scooter-sharing-203020/

https://www.startupbusiness.it/sharing-mobility-cosa-si-intende-e-quali-sono-le-sue-caratteristiche/91417/

https://www.moto.it/elettrico/sharing-mobility-in-aumento-quello-a-due-ruote.html

 

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TOP-ENGINEER è alla ricerca di Laureati in Ingegneria Elettronica, Elettrica, Informatica, Meccatronica e dell’Autoveicolo con almeno un esperienza di almeno 1 anni di lavoro per la sede di Cassinetta(VA)

RESPONSABILITA’:

  • Organizzare e controllare l’attività di ottimizzazione dei componenti elettrici/elettronici;
  • Verificare le anomalie di produzione del componente e verificarne la possibile soluzione con il team ed il proprio responsabile;
  • Collaborare al meglio con il gruppo per risolvere anche le piccole problematiche di produzione;
  • Perseguire gli obiettivi dell’azienda di cost reduction;
  • Raccogliere dal supervisor i dati per le ottimizzazioni del componente e portare avanti le modifiche richieste con l’utilizzo dei reparti di R&D;
  • Collaborare alla stesura delle modifiche, e far realizzare il prototipo per capire se la modifica è migliorativa o no;
  • Presentare un report sulla attività lavorative svolte con frequenza mensile;
  • Trasferire al gruppo di lavoro tutte le informazioni necessarie per completare le attività e comprendere le motivazioni degli errori svolti.


REQUISITI:

  • Esperienza minima di lavoro 1-2 anni;
  • Conoscenza componentistica elettrica/elettronica;
  • Disponibilità al trasferimento nella zona di lavoro;
  • Capacità di imparare velocemente e di mettersi in gioco;
  • Capacità di problem-solving, valutazione dei risultati raggiunti, pianificazione delle attività con largo anticipo e analisi dei dati in autonomia;
  • Spiccata capacità organizzativa;
  • La conoscenza della lingua inglese è obbligatorio;


La posizione è full time.

Il tipo di contratto e di retribuzione saranno proposti in linea alle caratteristiche del candidato.

Battery/Hybrid Control Engineer

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System Platform:

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  • EV

We are looking for an individual to join our team of dedicated engineers to develop, implement and debug advanced controls and observers for High Voltage Battery and Hybrid Energy Management applications. This person will be highly motivated, able to analyze and create complex models and simplify it in order to design the best controller possible. This person will work collaboratively with many groups of application, simulation, and software engineers. Responsibilities Validate on real measurement of model build from simulation engineers. Design different type of automated controls in order to guarantee the limit operation condition. All this controls are involved in a larger system: the entire vehicle, so all the interaction between components must be take into account.

All the implemented logics must be tested in MIL (Model-In the –Loop) SIL (Software- In the –Loop) by the candidate. Support for the software and application engineers is needed to finish the test in HIL (Hardware- In the – Loop) and directly on the test bench or inside the vehicle.

The candidate should be able to suggest innovative solutions to improve the entire system performance or simplify the current state of art of the different strategy implemented by the Hybrid Control group.

Requirements:

  • > 1+ years of MATLAB/Simulink development.
  • > 1+ years of experience in development of advanced automatic controls. C coding and MISRA knowledge.
  • Preferred Qualifications:
  • MS or PhD in Engineering, automation, electrical, electronic preferred.
  • One-plus (1+) years engineering experience in battery system control/estimation or electric machine controls.
  • Excellent technical skills in engineering, mathematics, and numerical methods.
  • Record of innovation is desirable: invention disclosures, patents, technical publications. Knowledge of the main tool for application and SW testing in automotive (Inca, DSpace).
  • Experience in electrical, thermal measurement including verification of measurement precision/tolerance.

Permanent Contract : full time

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