storia moto

STORIA DELLA MOTO: 100 ANNI DI INNOVAZIONE

Iniziamo insieme questo viaggio nella storia della motocicletta.

Il termine “motocicletta” deriva dal marchio Motocyclette, con cui venne chiamato il primo modello di veicolo a due ruote prodotto dai fratelli Werner nel 1897. Ma forse non tutti sanno che la nascita del veicolo a due ruote più famoso al mondo risale ad ancora prima, quando non si poteva ancora parlare di motocicletta come la intendiamo noi oggi.

L’inizio della storia della motocicletta risale a circa 150 anni fa. Anno dopo anno, questo veicolo straordinario è cambiato e si è sviluppato per stare al passo coi tempi, rispondendo alle peculiarità e alle necessità di ogni momento storico.

Negli ultimi anni, in particolare, grazie alla tecnologia la moto ha fatto progressi straordinari, dal design esterno, che talvolta l’ha portata a diventare un vero e proprio oggetto museale, al motore interno, che oggi si sta muovendo verso l’elettrico.

I primi veicoli a due ruote

I primissimi veicoli a due ruote nascono nella seconda metà dell’800 e risultavano simili ai cosiddetti ciclomotori, ovvero veicoli a motore caratterizzati da bassa potenza e cilindrata.

Tuttavia, se dovesse scegliere una data per la nascita dei veicoli a due ruote, probabilmente sarebbe il 1867, quando l’americano Sylvester Roper decise di alimentare un velocipede con un motore a vapore. Nello stesso periodo, più precisamente nel 1869, venne depositato il brevetto per il cosiddetto Vélocipede à Grande Vitesse, anch’esso dotato di motore a vapore, ideato dall’ingegnere meccanico Louis-Guillame Perreaux in Francia.

Nonostante questi primi tentativi non riscontrarono molto successo, sono considerati tutt’oggi le prime scintille da cui poi nacque uno dei mezzi di trasporto più amati in tutto il mondo, la motocicletta.

La prima motocicletta

Ma quando è nata la moto come la conosciamo oggi? Dobbiamo tornare di nuovo nella seconda metà dell’Ottocento, quando il tedesco Gottlieb Daimler, comunemente ritenuto l’inventore della motocicletta – insieme all’ingegnere Nikolaus August Otto e a Wilhelm Maybach – diede alla luce il motore a combustione interna a quattro tempi e costruirono la Petroleum Reitwagen, che uscì per la prima volta nel 1885.

Questo primo prototipo di motocicletta era molto rivoluzionario per la sua epoca: una bicicletta motorizzata dal design moderno, dotata di motore a ciclo Otto (dal nome dell’inventore) in grado di raggiungere al massimo i 12 km/h. Il veicolo era costruito completamente in legno, con una sella di cuoio e senza sospensioni e si metteva in moto pedalando oppure spingendolo. Daimler, Otto e Maybach vengono considerati i primi inventori della motocicletta, nonostante gli esperimenti precedenti di Roper e di Perreaux, poiché sono coloro che per primi tentarono di far nascere una vera e propria produzione industriale.

In seguito, Daimler e Maybach si lanciarono sulla produzione automobilistica, portando il loro nuovo modello di motore a benzina sul fronte delle quattro ruote, all’epoca ritenuto più interessante e innovativo. La motocicletta, però, aveva già fatto breccia in imprenditori, inventori e industriali di vario genere.

Moto: i primi anni di innovazione

Da quando la prima motocicletta vide la luce, questo veicolo subì una continua incessante evoluzione, grazie al contributo della tecnologia che permise di migliorare man mano i modelli attraverso molteplici innovazioni tecniche. Una delle prime novità che permisero un rapido sviluppo del veicolo fu l’invenzione dello pneumatico moderno da parte dello scozzese John Boyd Dunlop, che penetrò nel mercato in un momento estremamente favorevole, dato l’incremento della produzione di veicoli. Questa innovazione che risale al 1888 fu fondamentale, poiché ebbe anche il ruolo di sospensione, attutendo in parte le scosse e il colpi prodotti dalla superficie stradale.

Con l’invenzione straordinaria di questo veicolo, inoltre, nacquero anche le prime competizioni su strada. L’avvio di questa pratica si fa comunemente risalire al 1895, quando a Parigi si tenne una specie di gara motociclistica, a cui si presentò solo un concorrente con una moto di propria invenzione. Il signor Bouton portò un veicolo che riuscì a raggiungere i 25 km/h, vinse la gara e conquistò un record di velocità per l’epoca. Le gare, come intese oggi, ebbero invece il loro inizio nei primi anni del ‘900, con la Parigi-Vienna e la Parigi-Madrid.

Moto: un incessante progresso

Dopo numerosi altri tentativi e prototipi, nel ‘900 la moto vide una diffusione senza precedenti. Ciò portò alla nascita delle prime industrie di motocicli: in Italia, ad esempio, nacque la Benelli, in Inghilterra la AJS; negli USA, invece, prese avvio una delle più famose case di produzione, la Harley & Davidson. Dal 1905, infatti, questa fabbrica cominciò la sua storia di piccole rivoluzioni riguardanti le moto, quali ad esempio la manopola sul manubrio per accelerare e il motore a due cilindri a V, che è presente tuttora nella maggior parte dei suoi motori.

 

Grazie al successo ottenuto, le moto si diffusero sempre di più, subendo notevoli miglioramenti in termini di funzionalità e facilità di guida. La velocità massima raggiunse in pochissimi anni il picco di 150 km/h e le moto cominciarono ad essere considerate al pari delle automobili.

Le innovazioni principali degli ultimi anni

Negli ultimi 10 anni, il settore motociclistico ha subito moltissimi cambiamenti, che hanno trasformato il volto di questo veicolo. Di seguito 4 principali innovazioni che hanno segnato l’ingresso della motocicletta nella modernità:

  • ABS MSC: è l’evoluzione dell’ABS “tradizionale”, che comprende il Motorcycle Stability Control, ovvero un sistema che interviene sulla frenata in modo intelligente, in modo da evitare le cadute;
  • Cambio a doppia frizione: questa tecnologia permette l’utilizzo di un cambio semi-automatico, caratterizzato dall’utilizzo di due frizioni separate, permettendo cambi rapidi e automatizzati;
  • Sospensioni elettroniche: si tratta di un particolare tipo di sospensioni che si autoregolano in base alle condizioni della strada, alla velocità e al peso;
  • Smart helmet: è l’ultima frontiera del progresso tecnologico per i caschi, grazie alla presenza di connessione bluetooth, comandi vocali, intelligenza artificiale e sistema in fibra di carbonio per filtrare i rumori;

Come dimostra la storia, i veicoli a due ruote sono diventati sempre più performanti, più sicuri e più piacevoli da guidare grazie al costante sviluppo della meccanica e del progresso tecnologico, trasformando la moto da prototipo a oggetto di design all’avanguardia.

Fonti

https://www.cardosystems.com/blog/the-history-of-the-motorcycle/

https://www.motori.it/curiosita/1356575/invenzione-della-motocicletta-le-due-ruote-nascevano-145-anni-fa.html

https://moto.concessionariafiori.it/blog/due-ruote-150-anni-di-una-storia-anche-italiana/

https://www.gpone.com/it/2016/03/31/moto-news/le-5-innovazioni-piu-importanti-del-motociclismo-moderno.html?refresh_ce

http://www.caesm.it/wp/2017/05/18/storia-della-motocicletta/

https://www.garage75.it/storia-della-motocicletta/curiosita-storia-motocicletta/

I primissimi veicoli a due ruote nascono nella seconda metà dell’800 e risultavano simili ai cosiddetti ciclomotori, ovvero veicoli a motore caratterizzati da bassa potenza e cilindrata.

Tuttavia, se dovesse scegliere una data per la nascita dei veicoli a due ruote, probabilmente sarebbe il 1867, quando l’americano Sylvester Roper decise di alimentare un velocipede con un motore a vapore. Nello stesso periodo, più precisamente nel 1869, venne depositato il brevetto per il cosiddetto Vélocipede à Grande Vitesse, anch’esso dotato di motore a vapore, ideato dall’ingegnere meccanico Louis-Guillame Perreaux in Francia.

Nonostante questi primi tentativi non riscontrarono molto successo, sono considerati tutt’oggi le prime scintille da cui poi nacque uno dei mezzi di trasporto più amati in tutto il mondo, la motocicletta.

La prima motocicletta

Ma quando è nata la moto come la conosciamo oggi? Dobbiamo tornare di nuovo nella seconda metà dell’Ottocento, quando il tedesco Gottlieb Daimler, comunemente ritenuto l’inventore della motocicletta – insieme all’ingegnere Nikolaus August Otto e a Wilhelm Maybach – diede alla luce il motore a combustione interna a quattro tempi e costruirono la Petroleum Reitwagen, che uscì per la prima volta nel 1885.

Questo primo prototipo di motocicletta era molto rivoluzionario per la sua epoca: una bicicletta motorizzata dal design moderno, dotata di motore a ciclo Otto (dal nome dell’inventore) in grado di raggiungere al massimo i 12 km/h. Il veicolo era costruito completamente in legno, con una sella di cuoio e senza sospensioni e si metteva in moto pedalando oppure spingendolo. Daimler, Otto e Maybach vengono considerati i primi inventori della motocicletta, nonostante gli esperimenti precedenti di Roper e di Perreaux, poiché sono coloro che per primi tentarono di far nascere una vera e propria produzione industriale.

In seguito, Daimler e Maybach si lanciarono sulla produzione automobilistica, portando il loro nuovo modello di motore a benzina sul fronte delle quattro ruote, all’epoca ritenuto più interessante e innovativo. La motocicletta, però, aveva già fatto breccia in imprenditori, inventori e industriali di vario genere.

Moto: i primi anni di innovazione

Da quando la prima motocicletta vide la luce, questo veicolo subì una continua incessante evoluzione, grazie al contributo della tecnologia che permise di migliorare man mano i modelli attraverso molteplici innovazioni tecniche. Una delle prime novità che permisero un rapido sviluppo del veicolo fu l’invenzione dello pneumatico moderno da parte dello scozzese John Boyd Dunlop, che penetrò nel mercato in un momento estremamente favorevole, dato l’incremento della produzione di veicoli. Questa innovazione che risale al 1888 fu fondamentale, poiché ebbe anche il ruolo di sospensione, attutendo in parte le scosse e il colpi prodotti dalla superficie stradale.

Con l’invenzione straordinaria di questo veicolo, inoltre, nacquero anche le prime competizioni su strada. L’avvio di questa pratica si fa comunemente risalire al 1895, quando a Parigi si tenne una specie di gara motociclistica, a cui si presentò solo un concorrente con una moto di propria invenzione. Il signor Bouton portò un veicolo che riuscì a raggiungere i 25 km/h, vinse la gara e conquistò un record di velocità per l’epoca. Le gare, come intese oggi, ebbero invece il loro inizio nei primi anni del ‘900, con la Parigi-Vienna e la Parigi-Madrid.

Moto: un incessante progresso

Dopo numerosi altri tentativi e prototipi, nel ‘900 la moto vide una diffusione senza precedenti. Ciò portò alla nascita delle prime industrie di motocicli: in Italia, ad esempio, nacque la Benelli, in Inghilterra la AJS; negli USA, invece, prese avvio una delle più famose case di produzione, la Harley & Davidson. Dal 1905, infatti, questa fabbrica cominciò la sua storia di piccole rivoluzioni riguardanti le moto, quali ad esempio la manopola sul manubrio per accelerare e il motore a due cilindri a V, che è presente tuttora nella maggior parte dei suoi motori.

 

Grazie al successo ottenuto, le moto si diffusero sempre di più, subendo notevoli miglioramenti in termini di funzionalità e facilità di guida. La velocità massima raggiunse in pochissimi anni il picco di 150 km/h e le moto cominciarono ad essere considerate al pari delle automobili.

Le innovazioni principali degli ultimi anni

Negli ultimi 10 anni, il settore motociclistico ha subito moltissimi cambiamenti, che hanno trasformato il volto di questo veicolo. Di seguito 4 principali innovazioni che hanno segnato l’ingresso della motocicletta nella modernità:

  • ABS MSC: è l’evoluzione dell’ABS “tradizionale”, che comprende il Motorcycle Stability Control, ovvero un sistema che interviene sulla frenata in modo intelligente, in modo da evitare le cadute;
  • Cambio a doppia frizione: questa tecnologia permette l’utilizzo di un cambio semi-automatico, caratterizzato dall’utilizzo di due frizioni separate, permettendo cambi rapidi e automatizzati;
  • Sospensioni elettroniche: si tratta di un particolare tipo di sospensioni che si autoregolano in base alle condizioni della strada, alla velocità e al peso;
  • Smart helmet: è l’ultima frontiera del progresso tecnologico per i caschi, grazie alla presenza di connessione bluetooth, comandi vocali, intelligenza artificiale e sistema in fibra di carbonio per filtrare i rumori;

Come dimostra la storia, i veicoli a due ruote sono diventati sempre più performanti, più sicuri e più piacevoli da guidare grazie al costante sviluppo della meccanica e del progresso tecnologico, trasformando la moto da prototipo a oggetto di design all’avanguardia.

Fonti

https://www.cardosystems.com/blog/the-history-of-the-motorcycle/

https://www.motori.it/curiosita/1356575/invenzione-della-motocicletta-le-due-ruote-nascevano-145-anni-fa.html

https://moto.concessionariafiori.it/blog/due-ruote-150-anni-di-una-storia-anche-italiana/

https://www.gpone.com/it/2016/03/31/moto-news/le-5-innovazioni-piu-importanti-del-motociclismo-moderno.html?refresh_ce

http://www.caesm.it/wp/2017/05/18/storia-della-motocicletta/

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TOP-ENGINEER è alla ricerca di Laureati in Ingegneria Elettronica, Elettrica, Informatica, Meccatronica e dell’Autoveicolo con almeno un esperienza di almeno 1 anni di lavoro per la sede di Cassinetta(VA)

RESPONSABILITA’:

  • Organizzare e controllare l’attività di ottimizzazione dei componenti elettrici/elettronici;
  • Verificare le anomalie di produzione del componente e verificarne la possibile soluzione con il team ed il proprio responsabile;
  • Collaborare al meglio con il gruppo per risolvere anche le piccole problematiche di produzione;
  • Perseguire gli obiettivi dell’azienda di cost reduction;
  • Raccogliere dal supervisor i dati per le ottimizzazioni del componente e portare avanti le modifiche richieste con l’utilizzo dei reparti di R&D;
  • Collaborare alla stesura delle modifiche, e far realizzare il prototipo per capire se la modifica è migliorativa o no;
  • Presentare un report sulla attività lavorative svolte con frequenza mensile;
  • Trasferire al gruppo di lavoro tutte le informazioni necessarie per completare le attività e comprendere le motivazioni degli errori svolti.


REQUISITI:

  • Esperienza minima di lavoro 1-2 anni;
  • Conoscenza componentistica elettrica/elettronica;
  • Disponibilità al trasferimento nella zona di lavoro;
  • Capacità di imparare velocemente e di mettersi in gioco;
  • Capacità di problem-solving, valutazione dei risultati raggiunti, pianificazione delle attività con largo anticipo e analisi dei dati in autonomia;
  • Spiccata capacità organizzativa;
  • La conoscenza della lingua inglese è obbligatorio;


La posizione è full time.

Il tipo di contratto e di retribuzione saranno proposti in linea alle caratteristiche del candidato.

Battery/Hybrid Control Engineer

Ruolo:

 Battery/Hybrid Control Engineer for Ferrari spa

System Platform:

  • HEV
  • PHEV (Plug-in)
  • EV

We are looking for an individual to join our team of dedicated engineers to develop, implement and debug advanced controls and observers for High Voltage Battery and Hybrid Energy Management applications. This person will be highly motivated, able to analyze and create complex models and simplify it in order to design the best controller possible. This person will work collaboratively with many groups of application, simulation, and software engineers. Responsibilities Validate on real measurement of model build from simulation engineers. Design different type of automated controls in order to guarantee the limit operation condition. All this controls are involved in a larger system: the entire vehicle, so all the interaction between components must be take into account.

All the implemented logics must be tested in MIL (Model-In the –Loop) SIL (Software- In the –Loop) by the candidate. Support for the software and application engineers is needed to finish the test in HIL (Hardware- In the – Loop) and directly on the test bench or inside the vehicle.

The candidate should be able to suggest innovative solutions to improve the entire system performance or simplify the current state of art of the different strategy implemented by the Hybrid Control group.

Requirements:

  • > 1+ years of MATLAB/Simulink development.
  • > 1+ years of experience in development of advanced automatic controls. C coding and MISRA knowledge.
  • Preferred Qualifications:
  • MS or PhD in Engineering, automation, electrical, electronic preferred.
  • One-plus (1+) years engineering experience in battery system control/estimation or electric machine controls.
  • Excellent technical skills in engineering, mathematics, and numerical methods.
  • Record of innovation is desirable: invention disclosures, patents, technical publications. Knowledge of the main tool for application and SW testing in automotive (Inca, DSpace).
  • Experience in electrical, thermal measurement including verification of measurement precision/tolerance.

Permanent Contract : full time

Battery/Hybrid Control Engineer

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